Thursday, May 5, 2011

Lo studio delle funzioni: il caso dell'IRCAM.


Tra i numerosi casi di studio che abbiamo analizzato, quello che più si avvicina allee funzioni che avevamo previsto per il nostro progetto è la sede dell'IRCAM di Parigi; all'interno di tale istituto si trovano infatti dipartimenti che si occupano di progetti multidisciplinari di ricerca musicale che accomunano arte e scienza. In particolare l'istituto si occupa di ricerca negli ambiti di: acustica strumentale, spazi acustici e cognitivi, percezione e progetto sonoro, analisi e sintesi dei suoni, rappresentazione musicale, analisi delle pratiche musicali, etc.

Citiamo dal sito dell'IRCAM:
La prerogativa principale dell’IRCAM è quella di fornire un luogo per raccogliere e coordinare i vari punti di vista scientifici sui fenomeni musicali che si possono trovare nei settori della fisica, elaborazione del segnale audio, informatica, psicologia cognitiva, e musicologia.

Gli obiettivi delle attività dell'Istituto sono due: 
1-contribuire al progresso della creazione contemporanea attraverso i progressi compiuti nella scienza e nella tecnologia; 
2-applicare le competenze sviluppate presso l'Istituto per le applicazioni sociali e industriali.

Sezione dell'IRCAM,Parigi,Renzo Piano.

Fra i locali presenti nell'isitituto ricordiamo: camera anecoica, studio di registrazione, laboratori per ricerche nel campo della musica elettronica. E' inoltre presente una sala di dimensioni considerevoli le cui pareti sono rivestite da pannelli le cui caratteristiche acustiche possono essere variate mutando la configurazione dei pannelli che rivestono le pareti. 


-ENG VERSION- 


Analyzing several examples we realized that the structure hosting the IRCAM is the closest to what we meant to create, since it contains departments developing multidisciplinary research projects, together with art and science. In particular, we find: instrumental acoustics, acoustic and cognitive spaces, preception and sound design, sound analysis-synthesis, etc. 

IRCAM's primary initiative is to provide a location to welcome and coordinate various scientific points of view on the musical phenomena that can be found in the domains of physics, sound signal processing, computer science, cognitive psychology, and musicology. The research carried out at the institute is defined by the acronym for Sciences et Technologies de la Musique et du Son - STMS - (Science and Technology for Music and Sound), the title of the mixed research laboratory that brings together researchers from the CNRS and IRCAM.

The goals of the institute's activities are twofold:
-to contribute to the advancement of contemporary creation through progress made in science and technology;
-to apply the expertise developed at the institute to social and industrial applications (medias, cultural outreach, education, etc.). (www.ircam.fr). 

The institute includes: an anechoic chamber, a recording studio, electronic music laboratories. There is also a room whose walls are lined with movable panels; the room acoustics can be adjusted by changing the configuration of the panels.

Tuesday, May 3, 2011

Riflessioni sulla storia del contesto e sulla forma


Immagine dell'antico
porto fluviale
Nella zona interessata dal nostro progetto era anticamente localizzato il più importante distretto produttivo della città di Bologna. L’area a nord di via Azzo Gardino contiene infatti le ultime testimonianze del porto fluviale urbano di Bologna, attivo dal 1548 al 1934. Il porto era localizzato nel punto in cui i canali derivati dal Reno (canale Cavaticcio) uscivano dalle mura urbane, per poi andare a formare il canale Navile. Dei diversi edifici che caratterizzavano l’area si è conservato solamente il più recente, quello noto come “Salara” grande magazzino del sale e granaio edificato a partire dal 1783.
Il sistema dei canali di Bologna
Il canale Cavaticcio fa parte dell'ampio sistema di canali artificiali che interessa Bologna, oggi quasi interamente tombali. Per Bologna la costruzione dei canali ebbe importanza vitale perché consentì il sorgere di fabbriche, tessitoi, mulini che diedero vita alla grande stagione economica della città e ai suoi rapporti mercantili con le campagne e con le città del nord. 
Questa complessa rete infatti forniva energia idraulica alle attività produttive ed era collegata al sistema di vie di navigazione e di commercio esterne alla città, oltre a costituire un rifornimento idrico ed essere il sistema che veicolava la rete fognaria.

Le modalità di trasporto delle merci sono radicalmente mutate negli anni. Nel corso degli anni '60 ci si rese conto di quanto potesse essere vantaggioso il poter spostare direttamente il contenitore delle merci piuttosto che le merci prese singolarmente. Nacque così il container: date le sue dimensioni standard in tutto il mondo e la sua capacità di essere trasportato in treno, camion e nave esso ha rivoluzionato il sistema dei trasporti, facilitando lo scambio intermodale.
Caricamento di container su una nave 
I container hanno la forma di prismi a base rettangolare e sono quindi assimilabili ai regoli che abbiamo preso come forma base per le nostre sperimentazioni morfologiche. Il sistema con cui essi vengono stoccati sulle imbarcazioni, ovvero la sovrapposizione,  è stato poi uno dei primi criteri di trasformazione che abbiamo operato. 
Considerata la zona dove si svilupperà il nostro progetto può andare a creare un parallelo diretto fra le antiche e le moderne tecniche di trasporto delle merci, ad esempio richiamando formalmente l'immagine di numerosi container ammassati su di un molo portuale.


-ENG VERSION-

CONSIDERATIONS ON THE SETTING HISTORY AND THE FORM


The northern part of Via Azzo Gardino contains the last vestiges of the river port of Bologna, active from 1548 to 1934. The port was located at the point where the canals deriving from the river Reno (Cavaticcio canal) came out of the city walls forming the canal Navile. Of the several buildings that characterized the area only the most recent has been preserved, known as the "Salara", a great salt warehouse and granary built since 1783.

The Cavaticcio canal is part of the wide system of Bologna canals, now almost entirely tombed. 
The construction of canals had a vital importance because it allowed the rise of factories snd mills that gave birth to the period of great economy for the city and its commercial relationships with the countryside and the cities of the north.
This complex network provided water power for productive activities, it was connected to the system of waterways, it was a water supply system and it also was a part of the sewers.
Freight transport has radically changed over the years. During the '60s, it became clear how convenient would be moving the containers rather than moving the goods individually. Thus the container was born : due to its standard size and its ability to be transported by train, truck and ship it has revolutionized the transportation system, facilitating the interchange.
The containers are shaped like rectangular prisms and are therefore similar to the shape that we have taken as the basic form for our morphological experiments. The system with which they are stored on vessels (overlapping) was one of the first criteria of transformation we have worked on.
Our project area allows us to make a direct parallel between the ancient and the modern techniques of transporting goods, invoking for example the image of several containers stacked on a dock.


Saturday, April 30, 2011

LE FUNZIONI

"La bellezza sta nella concordanza totale tra forma e funzione"
(Weinbrenner, Das Architektonische Lehrbuch)

Prima di procedere con la progettazione è necessario stabilire quali siano le attività che dovranno essere svolte all'interno degli spazi che si andranno a creare.
Dopo un lungo brainstorming ci siamo indirizzati verso la musica. A nostro parere Bologna, pur avendo una grande tradizione musicale e pur essendo stata dichiarata dall'UNESCO "Città creativa della musica" (prima in Italia e seconda in Europa dopo Siviglia), attualmente non valorizza a sufficienza questa disciplina. La nostra proposta è quindi quella di concepire un complesso che accolga le seguenti funzioni:



LA CONCERT HALL
Successivamente alla nostra decisione siamo venuti a sapere che Renzo Piano ha recentemente presentato un progetto per un Auditorium nella stessa area e abbiamo deciso di continuare con la nostra idea pensando che il confronto potesse essere stimolante.

I LABORATORI
I laboratori saranno spazi dedicati alla ricerca in campo musicale: l'idea è quella di avviare attività simili a quelle svolte all'IRCAM di Parigi, istituto peraltro ospitato in una struttura progettata dallo stesso Piano, per cui saranno necessarie varie sale attrezzate, una camera anecoica, una camera riverberante e uno studio di registrazione.
I laboratori saranno anche aule didattiche dedicate soprattutto alla musicoterapia, una modalità di approccio alla persona che utilizza la musica o il suono come strumento di comunicazione non verbale, per intervenire a livello educativo, riabilitativo o terapeutico, in una varietà di condizioni patologiche e parafisiologiche (ambiti di intervento: autismo infantile, cecità, bambini prematuri, paralisi cerebrali infantili, disturbi del linguaggio, sindrome di Down, problemi di apprendimento, ...)





-ENG VERSION-


"Beauty stays in the complete concordance between form and function "
(Weinbrenner, Architektonische Das Lehrbuch)

Before proceeding with the design it is necessary to determine which activities will supposed to be carried out inside the spaces.
After a long brainstorming our ideas were focused on the music: Bologna has a great musical tradition, it was declared "City of Music" by UNESCO (first in Italy and second in Europe after Sevilla), but today's culture doesn't give much importance to this discipline, so our proposal is to build a Concert Hall and some research laboratories.

THE CONCERT HALL
After we made our decision we came to know that Renzo Piano had presented a project for an auditorium right in the same area and we decided to continue with our  idea, thinking that this "comparison" could be kind of challenging.

LABORATORIES
The workshops will be dedicated areas for research in the field of music, the idea is to initiate activities such as those taking place at IRCAM in Paris, which is also hosted in a structure designed by the same Piano, so it will take several lounges, an anechoic chamber, a reverberation room and a recording studio.
The laboratories will also be devoted mainly to classroom didactic music therapy, a method of approaching a person using music and sounds as means of nonverbal communication, to intervene in education, rehabilitation or treatment in a variety of pathological conditions and paraphysiological (areas in intervention: childhood autism, blindness, premature infants, cerebral palsy, language disorders, Down syndrome, learning problems, ...)

Saturday, April 16, 2011

Indagini aggregative nello spazio

In questa fase abbiamo considerato le possibilità aggregative di alcuni degli elementi scaturiti dalle variazioni dell'elemento base, sviluppati nel precedente step; la nostra ricerca ha assunto qui caratteri meno metodici e più esplorativi.

Wednesday, April 13, 2011

Trasformazione e controllo

Matrice di trasformazione 3D


Partendo da un elemento semplice e lineare come un regolo si possono ottenere forme che si discostano molto da quella iniziale, forme che danno vita ad una complessità che ha una storia, frutto di piccoli step (quali: somma e sottrazione di elementi, flessione, torsione e rastrema tura) che hanno segnato il suo divenire.

Se in una prima fase le trasformazioni sono state applicate direttamente all’elemento di partenza, successivamente sono state applicate anche ad elementi precedentemente modificati. In questo modo l’elemento di partenza è stato sottoposto ad una trasformazione data dalla composizione di più operazioni.

Si può notare come per queste trasformazioni non valga la proprietà commutativa, ovvero che invertendo l’ordine delle operazione si giunge a risultati differenti.

Le forme ottenute sono state poi arrangiate in una matrice, detta Variation Table, ponendo nella medesima riga le forme ottenute sottoponendo l’elemento di base al medesimo tipo di operazione. La varietà presente all’interno di una stessa riga è dovuta ai differenti modi di applicare un’operazione. La torsione, ad esempio, può essere operata attorno ad assi diversi e con angoli di torsione diversi, originando quindi forme diverse.

Appare evidente come, sottoponendo un elemento semplice ad una successione di operazioni semplici, si possa rapidamente giungere a risultati di grande complessità. Tali forme sarebbero difficilmente ottenibili e concepibili in un processo formale tradizionale. Le forme ottenute dal processo qui utilizzato, essendo originate da una successione ben definita di operazioni, sono invece più facilmente riproducibili e controllabili.

Si può dire che così facendo si sposti la fase progettuale più sulla scelta del processo da utilizzare per creare la forma, sul tipo di operazione atta a crearla, più che sulla forma stessa.

Evidentemente il numero di variazioni possibili è potenzialmente infinito; è quindi necessario che sia il progettista, con la sua sensibilità, a decidere quando fermare il processo e ad operare una selezione fra la miriade di forme ottenute, effettuando una scelta basata su giudizi di tipo estetico o funzionale. Una forma può ad esempio incontrare il gusto estetico di chi la sta creando per la sua stavaganza, per la sua novità o anche per un fatto puramente istintivo, per una “sensazione di bellezza” che essa trasmette a chi la guarda.

Essa però, per quanto bella, può scoprirsi essere inadatta a svolgere una certa funzione: l’oggetto ottenuto in figura, ad esempio, sarà difficilmente il volume di un edificio ma, pensandolo alla giusta scala, esso può essere l’ elemento strutturale verticale di un telaio, o, se più piccolo, una finitura.

Giocando con la scala è quindi possibile creare un oggetto complesso formato da oggetti a loro volta complessi.

Dunque si rivela necessario conoscere i parametri e le leggi che regolano il processo di trasformazione, in modo da poter avere il controllo di ogni sua fase, per poterla fermare ad un certo stadio, farla involvere e farla evolvere.

Nonostante ciò è importante notare come in questa prima fase il processo creativo sia stato puramente astratto e formale, avulso da considerazioni di carattere funzionale. Chiaramente queste ultime entreranno in gioco, ma in una fase successiva del lavoro.