Tuesday, April 12, 2011

TransformersWarforCybertron


::intro::



La direzione che abbiamo preso tende a esplorare il fenomeno della trasformazione non come fatto fine a sé stesso, bensì capace di garantire all' organismo architettonico, in questo caso, la possibilità di cambiare nello spazio e, soprattutto, nel tempo. Penso ai grandi quartieri dormitorio di alcune città, o ad edifici pubblici come la nostra Facoltà, che durante un certo periodo della giornata raggiungono la loro massima densità in termini di persone ospitate ma che, verso sera, si svuotano creando scenari più o meno spettrali!


L'idea è quella dell'Architettura Cinetica, in grado di ospitare certe funzioni durante il giorno e certe altre durante la sera, cambiando forma. Una forma che quindi esiste già, una forma latente in seno alla nostra Architettura di base. Possiamo quindi distinguere una configurazione stand-by ed una configurazione operativa nel nostro organismo architettonico. Immaginiamo ad esempio volumi che tramite meccanismi, ingranaggi mutano il loro aspetto, il loro colore, la loro posizione o la loro quota rispetto al piano di campagna, ed in certi casi limite, arrivano alla negazione totale di ciò che c'era prima creando una spianata verde attrezzata a parco. La sera le persone usano un luogo che poche ore prima era qualcos'altro.